NICOSIA (in una mattinata d'autunno)
Nicosia splendido borgo siciliano. Qui furono costruite la bellezza di 100 chiese ed oggi ne restano forse una cinquantina. Ci sono i palazzi baronali e il castello. Sono ritornato dopo molti anni invitato alla manifestazione de "I fotografi abbracciano Nicosia" da persone che sanno regalare ospitalità, cultura e fotografia e che condividono emozioni e danno lustro al questo borgo siciliano. Ebbene la domenica mattina del 13 ottobre 2019 mi alzai intorno alle sei. Uscendo dalla mia stanza-albergo fui avvolto dalla nebbia che già avvolgeva ogni cosa. Nascondeva la nitidezza di un paesaggio ancora più affascinante della mattina precedente. Che quiete sensazione trovarsi immerso nella nebbia di Sicilia che mi mancava ormai da molto tempo. Nella terra dove ho imparato ad amare, la nebbia ancora era densa ma vellutata. Mi abbandonai alla dolcezza e alla pace. Girovagavo con la macchina fotografica. Mi soffermai a guardare l'insegna della farmacia che riportava la data in formato digitale anno-mese-giorno e il cartello stradale di divieto di accesso per i cavalli, ma credo che si riferisse a qualsiasi quadrupede. All'improvviso fui distolto dal passo svelto di una donna che andava verso la chiesa, la cattedrale, forse alla prima messa mattutina. Feci appena in tempo a fotografarla prima che uscisse fuori dalla mia visione per la posizione in cui mi trovavo. Poi ne notai una seconda e fotografai anche questa. Due suore e feci un altro scatto. Ecco le donne che di buon mattino, di domenica, andavano alla prima messa per poi rientrare a casa, iniziare a cucinare il pranzo della domenica e fare le pulizie. Scene che avevo visto in questi paesi trent'anni prima e che avevo dimenticato. Incuriosito ho girato verso la piazza dov'era il porticato, stessa scena. Una donna sola che sale in chiesa. E poi un'altra. Tutte in ritardo rispetto all'orologio della farmacia alla celebrazione delle otto o in anticipo per la funzione delle ottoetrenta. Forse si recitava il rosario. Volevo entrare in chiesa ma il sole si stava alzando e la nebbia incominciava a diradarsi. Volevo percepire qualche altro momento di quella bellezza appena nascosta di primo mattino. Feci un altro giro intorno alla cattedrale. Ragazzi della banda andavano a suonare chissà dove. Vicoli, piazzetta davanti al Museo Diocesano che avevo visitato la sera prima. Ritornai in piazza, la fontana e i palazzi antichi. In cinque minuti la nebbia non c'era più. Un'altro rituale che ancora mi fece ritornare indietro negli anni, quegli uomini anziani. Anch'essi alla spiccolata entravano nel circolo per leggere le notizie di cronaca e sportive sul quotidiano fermo nel bastone fermapagine. E poi tutti seduti al sole d'autunno.